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Presentazione

Lo sviluppo delle Strutture Residenziali Psichiatriche (SRP) si è realizzato parallelamente al percorso di deistituzionalizzazione e chiusura dei manicomi, completato in Italia alla fine degli anni ’90. Le forti eterogeneità inter-regionali, accentuate dalla Riforma Costituzionale del 2001, hanno condotto nel 2013 la Conferenza Unificata ad un tentativo di definizione di requisiti strutturali e organizzativi, target, tempistiche di permanenza, tipologie di personale, che costituissero indirizzi programmatici omogenei sul territorio nazionale. Questi hanno tuttavia irrigidito, in una visione eminentemente sanitaria, l’articolazione del sistema di risposte riabilitative; inoltre, è stato quasi del tutto omesso il tema dell’abitare supportato.

La letteratura internazionale che esamina la relazione tra SRP e riabilitazione psichiatrica evidenzia che tali ambiti vengono spesso sovrapposti tra loro, come pure quelli dell’abitare e del trattamento. Appaiono peraltro evidenti i limiti del modello residenziale chiamato “lineare” e basato su un continuum, secondo cui le persone dovrebbero passare gradualmente dalle strutture ospedaliere a reparti per sub-acuzie, a SRP a minore intensità assistenziale, strutture intermedie, gruppi-appartamento, per raggiungere finalmente l'indipendenza abitativa.

Gli studi di valutazione disponibili mostrano che la durata della permanenza nelle SRP è superiore rispetto alle indicazioni, con processi di 're-istituzionalizzazione' o 'trans-istituzionalizzazione' in cui esse hanno assunto la funzione di "case per la vita", limitando la possibilità di tornare a una vita indipendente.

È frequente inoltre una risposta inadeguata all'autonomia e all’autogestione, con atteggiamenti di “tutela” del personale che ostacolano l’acquisizione delle competenze necessarie per la vita indipendente. Un persistente isolamento sociale è connesso infine alla dipendenza del paziente dal personale delle strutture. In generale, emerge la scarsità di pratiche orientate alla “recovery”.

Numerosi modelli innovativi hanno affrontato le criticità su esposte. Tra questi il più diffuso è il “Budget di Salute” (regolato in alcune Regioni da specifici provvedimenti normativi) la cui implementazione a sostegno di un progetto terapeutico-riabilitativo individuale può offrire alle persone con problemi di salute mentale l'opportunità di avere più controllo e scelta del percorso di cura, di costruire maggiore fiducia in sé stesse e aumentare il senso di auto-efficacia.

Ulteriori e più specifiche questioni si pongono nel contesto delle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) destinate ad accogliere ai sensi della L.81/2014 autori di reato affetti da disturbi mentali e socialmente pericolosi. L’esigenza di limitare (“extrema ratio”) il ricorso alle REMS ai soggetti nei cui confronti viene applicata la misura di sicurezza detentiva definitiva impone la necessità di identificare contesti residenziali e territoriali appropriati ove realizzare i programmi terapeutici riabilitativi in piena sicurezza per utenti e operatori.

Questi temi saranno al centro del XV Congresso Nazionale SIEP. Ospiti nazionali e internazionali ne discuteranno con i partecipanti in quattro sessioni plenarie e otto sessioni parallele.

 

Tematiche congressuali

  • Valutazione della qualità delle cure e degli esiti nella residenzialità
  • Residenzialità e spesa sanitaria e sociale
  • Interventi e pratiche riabilitative orientate alle evidenze e alla recovery
  • Dalla residenzialità all’abitare supportato
  • Residenzialità nel panorama regionale, nazionale e internazionale
  • Criteri di accreditamento, normative e tariffazione nella residenzialità
  • Pratiche dialogiche e gruppi multifamiliari nei contesti residenziali
  • Progetti innovativi sul tema della residenzialità
  • Budget di salute come strumento per l’integrazione sociosanitaria
  • Inclusione sociale e lavorativa nella residenzialità e nell’abitare supportato
  • Coinvolgimento di utenti e familiari nei percorsi terapeutico-riabilitativi residenziali
  • Supporto tra pari e “shared decision making” nella residenzialità
  • Progetti di accreditamento tra pari nella residenzialità
  • Benessere dei gruppi curanti nella residenzialità
  • Strutture residenziali e comunitarie per minori, adolescenti e giovani
  • Percorsi di residenzialità per popolazioni con bisogni specifici (autori di reato, aree psicopatologiche, uso di sostanze, marginalità sociale)

Informazioni

Obiettivo formativo

3 - Documentazione clinica. Percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza - profili di cura

Procedure di valutazione

Questionario di valutazione ECM

Responsabili

Responsabile scientifico

  • FS
    Dott. Fabrizio Starace
    -

Moderatore

  • FS
    Dott. Fabrizio Starace
    -

Elenco delle professioni e discipline a cui l'evento è rivolto

Medico chirurgo

  • Psichiatria

Psicologo

  • Psicologia
  • Psicoterapia

Educatore professionale

  • Educatore professionale
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Infermiere

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Tecnico della riabilitazione psichiatrica

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Localizzazione

  • Sala 20 maggio 2012 - Terza Torre Regione Emilia Romagna
  • viale della Fiera 8, 40127 Bologna (BO)
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